Interventi di disinfestazione

Parassiti dei tarli

disinfestazione e bonifica

Disinfestazione e tarli

La disinfestazione dai parassiti dei tarli, da Scleroderma domesticus e da Pyemotes ventricosus, deve prevedere un programma d’interventi integrati:

disinfestazione antitarlo radicale sui mobili e sulle strutture in legno per abbattere i tarli e i parassiti presenti, in ogni stadio biologico, per eliminare la base biologica, che è la causa del problema.

Contestualmente, bonifica degli ambienti e dei materiali ivi contenuti, che potrebbero essere stati colonizzati dai parassiti (rivestimenti, imbottiture, indumenti, coperte…).
Il centro antitarlo Balzano utilizza l’ozono per effettuare bonifiche ambientali, senza l’utilizzo di agenti chimici.
Una volta che l’ozono entra in contatto con la materia organica si crea una reazione di ossidazione, tutti i microrganismi vengono uccisi (batteri, muffa, acari, funghi e insetti).

Pyemotes ventricosus
(acaro del tarlo)

Pyemotes ventricosus è un acaro parassita, non visibile a occhio nudo, delle larve dei tarli del legno. La femmina gravida di questo acaro partorisce individui già adulti. Si tratta di un parassita che è in grado di attaccare l’uomo. Dopo 12/24 ore dall’esposizione della cute all’acaro possono apparire lesioni pruriginose.

Il Pyemotes ventricosus punge di preferenza le parti del corpo coperte dai indumenti. Le punture possono creare dermatiti, si rendono evidenti con microvesciche circondate da un alone eritematoso pruriginoso. Il periodo più critico è quello della riproduzione, tra il mese di giugno e quello di luglio; infatti la dermatite provocata da questo parassita è chiamata dermatite estiva dell’uomo.

parassita delle larve

Sclerodermus domesticus

Lo Sclerodermus domesticus è un parassita delle larve di tarli anobidi. La femmina di questo parassita percorre le gallerie create dai tarli nel legno; quando incontra una larva la punge, la paralizza con il suo veleno e vi deposita le uova. Alla schiusa delle uova le neanidi troveranno, in questo modo, una fonte di cibo proprio nella larva paralizzata.

Il parassita percorre le gallerie scavate dai tarli ma non vi dimora. Invece si rifugia su abiti e tessuti e nelle imbottiture di divani e poltrone. Quando non trova le sue prede abituali, specialmente in primavera e in estate, lo Sclerodermus domesticus può pungere l’uomo, sugli arti, sulla schiena e sul petto. Le punture creano papule rossastre indurite, di grandi dimensioni, persistenti e dolorose.